La luce calda del sole di maggio alle sette e trenta della sera è per me la più bella di tutte le stagioni.

Mi mancava la bellezza della mia terra di questi periodi. E poi il mese di maggio…il mese in cui sono nata , il mese delle rose, il mese mariano. Ogni tanto mi piace immortalare il paesaggio che vedo dal finestrino. Vorrei catturarlo nell’esatto momento in cui si affaccia davanti a me mentre sono alla guida. Dal momento che non è possibile fermare quel fotogramma, cerco una piazzola, la prima possibile, per procedere con lo scatto. La foto dal mio cellulare non rende bene però quello che vedo. A volte desidererei tirare fuori dal vecchio armadio la mia macchina fotografica che non aveva neppure l’esposimetro…E pensare che adesso siamo abituati allo scatto veloce, agli strumenti che fanno tutto da soli e che non c’è bisogno neppure di stare in quella trepida attesa prima del ritiro del rullino sviluppato e stampato.

Così in una delle mie domeniche pomeriggio al rientro a casa, ho assaporato il gusto di fermarmi e fare una foto al paesaggio sotto il borgo di Pieve a Presciano, luogo dove sono nata e cresciuta. Senza fare nemmeno un selfie, perché i protagonisti sono loro: le rose, le strade e le case in lontananza.